In Italia il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il documento relativo alla strategia nazionale per l’economia circolare.
Si tratta di un aggiornamento delle linee strategiche individuate con il precedente documento pubblicato nel 2017, il quale definiva il posizionamento strategico del paese sul tema, in coerenza con gli impegni adottati nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, in sede G7 e nell’Unione Europea.
La nuova strategia interesserà anche le seguenti aree di intervento: eco-progettazione ed innovazione di prodotto, bioeconomia, blue economy, materie prime critiche.
Le principali misure introdotte sono:
– un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti che possa consentire, da un lato, lo sviluppo di un mercato delle materie prime seconde, dall’altro il controllo e la prevenzione di fenomeni di gestione illecita dei rifiuti;
– lo sviluppo di sistemi di incentivazione fiscale per supportare l’utilizzo di materiali derivanti dalle filiere del riciclo;
– una revisione del sistema di tassazione per rendere il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica;
– la promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
– la riforma dei sistemi di EPR (Extended Producer Responsibility) e dei Consorzi per supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari;
– il rafforzamento degli strumenti normativi esistenti (legislazione End of Waste, Criteri Ambientali Minimi) e l’applicazione di detti strumenti a settori strategici: costruzioni, tessile, plastiche, RAEE;
– il supporto allo sviluppo di progetti di simbiosi industriale, anche attraverso strumenti normativi e finanziari.