Renault Group ha elaborato una strategia di sviluppo sostenibile che mira alla riduzione della propria impronta di carbonio. La strategia riguarda l’intero ciclo di vita dei veicoli, considerando materiali e componenti acquistati, siti di produzione, emissioni su strada ed infine la potenziale seconda vita o il riciclo.
In merito alla fase di fine vita dei propri veicoli ha realizzato il progetto Re-Factory, il primo sito europeo dedicato all’economia circolare della mobilità, localizzato a Flins in Francia, ampliato successivamente anche in Spagna.
Attraverso questa iniziativa il Gruppo Renault sta implementando un nuovo modello industriale che si focalizza sull’impegno a preservare le risorse e a raggiungere l’obiettivo di una mobilità più sostenibile.
L’obiettivo consiste nel riparare per estendere la vita dei veicoli, riutilizzare componenti, garantire il riciclo delle materie prime, utilizzare le batterie di seconda vita per nuovi usi, sviluppare nuove energie e stimolare la ricerca sull’economia circolare per la creazione di valore economico, ma anche ambientale e sociale.
Un nuovo approccio al mercato dell’usato gestito direttamente dal produttore.
I pezzi raccolti che non possono essere reimpiegati vengono indirizzati a riciclatori specializzati, che estraggono il materiale per poi utilizzarlo di nuovo direttamente nei siti industriali del Gruppo.
Attualmente vengono riciclati principalmente tre materiali:
– il polipropilene, in particolare nelle schermature
– il rame, riutilizzato nelle operazioni di fonderia
– metalli preziosi (platino, palladio, rodio)contenuti nei catalizzatori.
Il progetto Re-Factory di Renault Group
Categoria
Fine vita