In tutti i settori si sta assistendo alla moltiplicazione di piattaforme utili alla rivendita di prodotti usati.
Il riuso rappresenta un punto focale della nuova proposta di Regolamento della commissione europea “Sustainable Products Initiative” ed è presente tra le misure annoverate nella Strategia Nazionale per l’Economia Circolare redatta dal Ministero della Transizione Ecologica.
Il second hand consente l’estensione della vita utile dei prodotti, orientando il consumatore verso la massimizzazione di un uso efficiente delle riorse.
Molti brand di differenti settori sono stati i portabandiera insieme a piattaforme marketplace indipendenti nel promuovere questa “nuova” quanto vecchia modalità di consumo.
A partire dal comparto fashion diversi brand hanno intrapreso una strategia di economia circolare che include la valorizzazione dei propri prodotti di seconda mano. Questo trend ha visto come protagonisti sia marchi fast fashion ma anche quelli del lusso, due esempi recenti sono proprio Zara e Balenciaga.
Zara a novembre lancerà un progetto pilota in Uk che riguarda una piattaforma dedicata alla riparazione e al resale dei suoi capi. Balenciaga in collaborazione con un partner tecnologico e logistico, ha scelto di intraprendere un percorso di circolarità che include un programma di re-sell, per valorizzare nuovamente i propri abiti.
Anche Decathlon ha lanciato il suo progetto di rivendita dell’usato attraverso un’azione marketing importante che ha coinvolto le insegne di alcuni punti vendita in Belgio, ribattezzandoli ‘Nolhtaced’ (‘Decathlon’ al contrario). Con l’obiettivo di rafforzare il messaggio che da oggi i ruoli potranno anche invertirsi, in quanto sarà lo store stesso ad acquistare attrezzature sportive usate dai suoi clienti per proporle nuovamente sul mercato.
Second hand: strategie di economia circolare applicate a tutti i settori
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Fine vita