TRA RICICLATO E RICICLABILE

TRA RICICLATO E RICICLABILE

Di Marco Capellini.

Mi capita spesso di leggere articoli o comunicazioni aziendali dove ancora non è molto chiara la differenza tra ciò che è “potenzialmente riciclabile” e ciò che “effettivamente viene riciclato”.
I due concetti hanno una differenza fondamentale che poi si va a concretizzare nel momento in cui si misura la circolarità di un prodotto e di conseguenza i risultati possono essere completamente differenti. Va innanzitutto chiarito che un materiale o prodotto che “potenzialmente” può essere riciclabile, non è detto che venga effettivamente riciclato. Questo accade perché entrano in gioco una serie di variabili connesse alla progettazione del prodotto oltre al contesto territoriale, sistema di raccolta e tecnologie di trattamento che determinano inevitabilmente la possibilità di riciclare i materiali che lo compongono. Sebbene è fondamentale che un materiale sia riciclabile la vera domanda da farsi è “chi lo ricicla?” Ci sono diverse aziende che realizzano materiali unici per le caratteristiche molto specifiche con cui sono composti e dichiarano che lo stesso sia riciclabile ma solo all’interno del proprio processo produttivo. Di conseguenza gli utilizzatori di questo materiale comunicano che il loro prodotto è riciclabile. Per essere realisti e conformi ai reali scenari di mercato, bisogna a questo punto domandarsi quali sono le condizioni, assicurazioni, affinché il materiale ritorni all’azienda produttrice una volta che il prodotto è giunto a fine vita, soprattutto se pensiamo a dinamiche commerciali internazionali. Questo esempio è facilmente declinabile per molteplici prodotti di diversi settori. Capita spesso che un materiale “potenzialmente riciclabile” ed utilizzato per diverse tipologie di prodotti, solo in alcuni casi venga effettivamente riciclato. Spesso è facile male interpretare le informazioni sugli scenari di fine vita di un prodotto, proprio perché non si hanno tutte le conoscenze del reale stato dell’arte. Per cercare di avere dati in grado di fornire un quadro sulla gestione del fine vita dei prodotti il più chiaro e veritiero possibile, da quattro anni stiamo raccogliendo ed elaborando informazioni provenienti da rapporti nazionali ed internazionali, studi scientifici, progetti pilota ma soprattutto stiamo continuamente visitando centri di raccolta e di trattamento, per misurare puntualmente i flussi di riciclo delle diverse tipologie di prodotti. Questi dati, se continuamente aggiornati, sono una fonte fondamentale per redigere una misurazione della circolarità di prodotto veritiera e certificabile, come richiesto dalla Commissione Ue nella Sustainable Products Initiative. Il “tasso di riciclo” di un prodotto non può essere “potenziale” ma deve essere “reale”.